lavoro

In una recente episodio del cartone animato South Park fuori da un grande negozio di bricolage alcune persone stanno sedute a terra reggendo dei cartelli. A un certo punto un furgone si avvicina: è quello di un cosiddetto “handyman”, un tuttofare esperto di riparazioni domestiche. Le persone si alzano improvvisamente e prendono d’assalto il furgone: sui loro cartelli ci sono scritti i loro titoli di laurea.

Il lavoro è in crisi. Non è la prima volta che si discute sulla sua tenuta. Di «fine del lavoro» se ne parlava già il secolo scorso, oggi c’è chi teme che stia per scomparire a causa dei robot e dell’intelligenza artificiale. D’altro canto la storia insegna che l’innovazione ha sempre generato fenomeni di disoccupazione tecnologica. Quel che deve preoccupare di più probabilmente non è allora questo ma la natura della crisi che il lavoro attraversa, che è di senso e significato.

Il lavoro è in crisi. Non è la prima volta che si discute sulla sua tenuta. Di «fine del lavoro» se ne parlava già il secolo scorso, oggi c’è chi teme che stia per scomparire a causa dei robot e dell’intelligenza artificiale. D’altro canto la storia insegna che l’innovazione ha sempre generato fenomeni di disoccupazione tecnologica. Quel che deve preoccupare di più probabilmente non è allora questo ma la natura della crisi che il lavoro attraversa, che è di senso e significato.