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Pensare e generare un mondo aperto*

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La persistenza degli effetti connessi alla pandemia a livello nazionale e globale, connessi in gran parte alla riduzione della mobilità, al contenimento sociale e alla gestione dell’emergenza sanitaria, hanno provocato un ridimensionamento di molte branche di attività economica, fatto riemergere il ruolo e l’importanza dell’intervento pubblico degli Stati e di una gestione lungimirante delle politiche di spesa, messo in allarme sulla potenzialità di nuove forme di disuguaglianza non solo economica ma anche sociale e sanitaria, segnato un punto di non ritorno sulla necessità di forte discont

Sinodo e sinodalità

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La riflessione sulla sinodalità pare conoscere un fervore del tutto singolare in questi ultimi anni. A essa sta offrendo un contributo notevole Papa Francesco, che non tralascia occasione per richiamare la necessità di nuovi processi decisionali capaci di coinvolgere tutti i fedeli dotati nativamente del sensus fidei.

La trappola della Dad

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Comprensibilmente il governo ha annunciato la ripresa delle lezioni in presenza con una certa enfasi, assegnando all’evento un indubbio significato simbolico, di un segnale di speranza e di ritorno alla normalità, sia pure quella con la mascherina, il distanziamento, le finestre aperte e il green pass.

Quale riforma?

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Tutti gli indicatori sono al rosso ormai da tempo. E l’emergenza si aggrava con il perdurare della pandemia. Inutile negarlo: la Chiesa cattolica vive nel mezzo di una tempesta perfetta. E non soltanto per il moltiplicarsi degli scandali, ma per l’inadeguatezza delle risposte finora emerse.

Riflettendo sul Ddl Zan: alcune note di metodo

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Crea molto disagio osservare iniziative e contrapposizioni, talvolta radicalizzate, che in questi ultimi tempi caratterizzano il dibattito pubblico - e anche il confronto parlamentare - sul tema delle misure più appropriate per combattere i fenomeni, purtroppo ricorrenti, di omotransfobia o comunque di atteggiamenti discriminatori nei confronti delle persone a motivo del loro orientamento sessuale o condizione di genere.

I limiti della “grande politica” e le potenzialità dell’autogoverno

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Tutti coloro che guidano un’auto sanno che nessuno specchietto retrovisore è in grado di inquadrare quello che in gergo si chiama l’“angolo buio”, che rimane invisibile al conduttore e che quindi costituisce un pericolo al quale bisognerebbe rivolgere la massima attenzione. Anche la politica o, meglio ancora, l’azione dei governi subisce questo “effetto ombra”, i cui effetti si possono rivelare col tempo gravi e drammatici.

Elezioni amministrative: quale futuro per le autonomie locali?

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All'ordine del giorno del dibattito politico e dell'attenzione dei media in queste settimane sta la tornata autunnale delle elezioni, che riguardano circa 1300 Comuni – pari ad 1/7 del totale – tra i quali peraltro le quattro più grandi città del Paese (Roma, Milano, Napoli, Torino), nonché altri due capoluoghi regionali (Bologna e Trieste) e 15 capoluoghi provinciali.

Scuola e futuro

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Due ricorrenze toccano la scuola e l’istruzione in questo periodo: il 27 maggio si sono festeggiati i trent’anni dalla ratifica italiana della Carta ONU sui Diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, tra i quali spicca l’art.28 che tutela il diritto del fanciullo all’educazione; tra qualche mese poi celebreremo i sessant’anni dalla riforma che ha portato il primo governo del centro-sinistra a istituire la “scuola media unificata”. Queste due ricorrenze pongono una serie di riflessioni sulla scuola oggi, pre e post pandemia.

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