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La difficile transizione verso le elezioni

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Da quando esiste la democrazia moderna, l’imperativo della pubblicità delle decisioni e dei processi del potere è stato riconosciuto come un requisito fondamentale di essa. Oggi però ha cambiato senso e portata: pubblicità degli atti, a partire dai livelli più alti, è diventata spettacolarità e vendibilità, cioè qualcosa di molto simile alla pubblicità commerciale. I partiti -parlo qui solo del caso italiano- vendono parole d’ordine come fossero prodotti da piazzare sul mercato politico ed usano tutti i mezzi tipici della pubblicità commerciale per riuscire.

Le parole del Sinodo: donna

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Che il tempo intercorso dall’annuncio della Beatificazione di Armida Barelli alla sua celebrazione sia coinciso con l’avvio del Cammino sinodale delle Chiese in Italia e con la fase nazionale del Sinodo universale dei Vescovi sulla sinodalità è sicuramente una coincidenza curiosa, e l’ampiezza della devozione popolare rilanciata con la sua beatificazione ci sollecita rispetto al desiderio di un nuovo riconoscimento della presenza e del ruolo delle donne nella Chiesa.

Le parole del Sinodo: Autorità

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Nella dinamica del cammino sinodale affiora, qua e là, un “non detto” che è bene intercettare e portare alla luce: quale autorità gestisce tale cammino e alla fine “decide”? Più radicalmente: l’autorità è una “controparte” nel cammino sinodale, alla quale cercare di strappare qualche concessione paternalistica, oppure l’idea stessa di autorità dev’essere ripensata profondamente, anch’essa in senso sinodale? In altri termini: autorità e sinodo sono due “parole nemiche”, oppure due “parole amiche”?

L’ecumenismo è vivo…. per la pace evangelica

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Fin dalle prime ore dell’invasione russa dell’Ucraina cristiani e cristiane in tanti luoghi si sono mobilitati per la pace: spesso lo hanno fatto insieme, al di là delle appartenenze confessionali, in nome della comune vocazione all’unità che, soprattutto nel corso del XX secolo, ha portato un numero sempre maggiore di cristiani a scoprire la ineludibile radice evangelica della costruzione dell’unità nella diversità per essere testimoni sempre più credibili e efficaci della Buona Novella nelle proprie comunità e nel mondo.

Dalla fine della globalizzazione economica verso nuovi modelli locali di sviluppo: il nodo energetico

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Siamo entrati in una fase di straordinaria accelerazione delle trasformazioni, piena di squilibri crescenti/conflitti/incertezze. Oggi più che mai abbiamo difficoltà ad interpretare quanto sta accadendo, a comprendere le relazioni di causa - effetto tra i fenomeni che riscontriamo; nel comprendere quali possono essere i possibili sviluppi futuri dello status quo; a fare opera di discernimento critico per gerarchizzare ciò che è importante da ciò che è meno importante. E quindi nel proporre possibili piste.

Il realismo della pace e le sue condizioni

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Nel Discorso inaugurale della Seconda Conferenza UNESCO, tenuta a Città del Messico il 6 novembre 1947, Jacques Maritain tracciava una linea di sviluppo in vista della costruzione di un’età duratura di pace, contro “la fatalità della guerra”, il “suicidio collettivo” e gli orrori della Seconda guerra mondiale. In quei pensieri, ritroviamo una visione ampia e profetica, non separata dalla cognizione storico-politica, né dal peso dei problemi internazionali.

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